Fase 2: Fapi, fiscalita’ di vantaggio ed interventi strutturali per far ripartire il Sud

Roma, 04 giu – (Nova) – La fiscalita’ di vantaggio per il Sud e le Isole potrebbe rappresentare un primo passo per attrarre nuovi investimenti privati, ma deve necessariamente essere accompagnata da interventi strutturali: dalle grandi opere al taglio del costo del lavoro. Riteniamo che la sfida possibile resta quella di rilanciare la produttivita’ e l’occupazione, ma questo passa per le piccole imprese, cuore economico e dinamico dell’Italia. Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto. “Le imprese – aggiunge il leader della Fapi – potrebbero tornare ad investire nel Mezzogiorno solo se lo rendiamo competitivo rispetto all’Europa, per un minor carico fiscale e per procedure burocratiche semplificate. Oggi il futuro del Mezzogiorno non si realizza innescando una competizione con il resto del Paese che comunque vive delle grosse difficolta’, ma deve rivolgersi necessariamente verso i 27 stati membri del nostro continente”. “E’ evidente – conclude Sciotto – che, qualora Conte ed i suoi ministri pensassero di mettere in campo una strategia per la crescita delle regioni meridionali, a giovarne sara’ l’intera nazione che non puo’ permettersi di diversi ancora tra aree dinamiche che producono Pil e aree che arrancano sostenendosi con le forme si sostegno al reddito”.