Dal Governo via libera al DEF

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Documento di Economia e Finanza 2023 che indica una crescita del Pil all’1%, con il rapporto deficit/Pil al 4,5%. Il Def “tiene conto di un quadro economico-finanziario che, nonostante l’allentamento negli ultimi tempi degli effetti negativi derivanti dalla pandemia e dal caro energia, rimane incerto e rischioso a causa della guerra in Ucraina, di tensioni geopolitiche elevate, del rialzo dei tassi di interesse ma anche per l’affiorare di localizzate crisi nel sistema bancario e finanziario internazionale”. Così il Mef, che aggiunge: “in questo contesto, l’economia italiana continua a mostrare una notevole dose di resilienza e vitalità”.

Tre gli obiettivi programmatici principali: la rinuncia graduale ad alcune delle misure straordinarie di politica fiscale attuate negli scorsi tre anni; la riduzione graduale, del deficit e del debito della pubblica amministrazione in rapporto al prodotto interno lordo (PIL); il sostegno alla ripresa dell’economia italiana, volto a conseguire tassi di crescita del PIL e del benessere economico dei cittadini più elevati di quelli registrati nei due decenni scorsi. Nella programmazione vi è anche la previsione di un taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi al fine di sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e contribuire alla moderazione della crescita salariale.